Loop, storia di un’agenzia liquida di Paid advertising dove le persone sono al centro

Ciao! Chi sei e quale attività hai iniziato?

Ciao, siamo Francesco e Valerio e abbiamo fondato Loop srl nel 2017.

La nostra azienda si occupa principalmente di Paid advertising e digital content, con un focus sul miglioramento delle performance delle campagne dei nostri clienti.

Lavoriamo su Facebook, Instagram e Google Ads.

Non offriamo tanti servizi diversi in quanto siamo convinti che solo attraverso la specializzazione possiamo mantenere alta la qualità.

Lavoriamo con clienti di tutto il mondo (Italia, Cina, Europa, USA), molto diversi tra loro ma allo stesso tempo accomunati dalla volontà di migliorare i propri risultati investendo online.

L’azienda sta crescendo con un aumento superiore al 150% annuo, allargando il proprio raggio d’azione sempre di più a nuovi settori e nuove zone geografiche.

Siamo partiti dalla gestione pura dell’advertising, fino ad arrivare ad essere in grado di seguire gli aspetti più strategici e creativi per i nostri clienti pur mantenendo il focus sui numeri.

Qual è la tua storia e come ti è venuta in mente l’idea?

La storia è semplice ma abbastanza atipica.

Entrambi lavoravamo da freelance (Francesco dal 2014 su Facebook, Valerio dal 2016 su Google ads) e nel 2017 abbiamo deciso di unirci per creare un’azienda assieme.

Fin dall’inizio abbiamo concepito l’azienda come qualcosa di diverso dallo standard. Niente dipendenti, focus su freelance di alto profilo, ricerca del miglioramento delle campagne dei nostri clienti.
Il nostro nord sono state le 3 P: performance, priorità e processi. Abbiamo cercato di perseguire il massimo risultato possibile attraverso molta organizzazione ed autodisciplina, focalizzandoci sugli aspetti che si erano dimostrati cruciali rispetto ai risultati.

Nel corso degli anni abbiamo vissuto entrambi delle esperienze differenti (da dipendenti, da freelance e da “quasi soci” di un progetto similare al nostro) e abbiamo sempre cercato di migliorare e organizzare al meglio Loop.

L’idea di base è sempre stata una: offrire servizi di qualità alta e quindi prendere un mercato particolare ma abbastanza libero, che è quello delle performance. Ci è venuta naturalmente, visto che era ciò che già facevamo ed era già validato in partenza, ma volevamo scalare i nostri guadagni oltre la soglia dei 30k annui.

Dal 2017 ad adesso sono cambiate tante cose, soprattutto quando abbiamo iniziato a scalare, ma la nostra fortuna è stata quella di avere una vision chiara fin dall’inizio e quindi poter agire partendo da questa.

Parlaci del tuo processo di progettazione, prototipazione e produzione del tuo primo prodotto/servizio.

Nulla di particolarmente diverso di quello che facciamo da freelance. Preferiamo non pacchettizzare servizi perché abbiamo un approccio abbastanza ‘sartoriale’, indipendentemente dal budget.

Statisticamente ci divertiamo alla grande e otteniamo ottimi risultati su:

  • eCommerce di piccole/medie dimensioni con buone prospettive di crescita
  • Progetti multichannel da lanciare da zero
  • Attività di lead generation su nicchie competitive.

Descrivi il processo di lancio del business.

Il business ha da sempre avuto un processo di crescita graduale.
La nostra presenza online è migliorata nel tempo, partendo dalle community di settore fino ad arrivare a partecipare ad eventi e a tenere lezioni all’Università e per alcuni master online.

Essendo un’azienda liquida, non abbiamo costi fissi e di struttura particolarmente gravosi, quindi il capitale necessario lo abbiamo sempre preso da quanto guadagnato vendendo i nostri servizi (tranne la parte iniziale, ma è poca cosa).

I clienti sono sempre aumentati, nonostante una spesa in acquisizione ridicola (pochi euro di advertising al mese) fatta dalle nostre pagine social.

Ciò che ci ha aiutato crescere, soprattutto all’inizio, è stata la nostra presenza in alcune community online (principalmente legate a Marketers) e la cura dei nostri personal brand online, su Facebook e Linkedin.

Raggiungere decine di migliaia di persone in target ogni giorno ci ha messo nella posizione di parlare delle nostre esperienze ‘sul campo’ e dei nostri risultati a molti e quindi ha innescato un volano positivo che ci porta costantemente richieste di collaborazione.

Siamo coscienti che tutto questo sia utile principalmente in una fase “iniziale” e non possa portarci ad una scalata infinita e per questo stiamo lavorando alla creazione di altri sistemi di content marketing che porteranno sempre di più Loop ad essere visibile per il target di riferimento.

La fase iniziale ci ha insegnato come sia fondamentale avere una visione e vivere per molto tempo “in the business”, in modo da poterne capire al meglio le peculiarità e questo ci ha permesso poi di creare un team affiatato e molto forte come quello che abbiamo ora.

Evento marketing

Dopo il lancio, cosa ha funzionato per attrarre e fidelizzare i clienti?

Di norma cerchiamo di lavorare sul personal branding.
Ciò che funziona maggiormente per attrarre clienti è cercare di dare valore ai nostri prospect prima che questi diventino tali.

A livello pratico questo si traduce nella creazione di contenuti sotto forma di long form o video (live o registrati) da postare sui nostri canali.

I canali principali che utilizziamo sono:

  • Community verticali (gestiamo 2 community tra le più importanti in Italia per quanto riguarda il paid traffic)
  • Pagine Facebook personali
  • Profili Linkedin personali (Francesco raggiunge diverse centinaia di migliaia di impressions ogni mese)

I contenuti sono studiati in base agli interessi dei nostri followers, attuali e potenziali, per essere sicuramente d’impatto ma allo stesso tempo concreti.

Vengono diffusi principalmente a livello organico e poi le interazioni con gli stessi (se a livello social) vengono utilizzate per fare remarketing attraverso Facebook ed acquisire lead.

Quest’ultima parte però è molto limitata, in quanto riceviamo già molte richieste “organiche” e quindi limitiamo al massimo gli investimenti.

Ciò che ci contraddistingue è poi la scelta molto accurata dei nostri clienti.
Riceviamo una media di circa 8 contatti a settimana e questo ci porta, per fortuna, a dire tanti NO.

Ecco, proprio questo sistema di scelta e segmentazione dei clienti prima che diventino tali ci aiuta a crescere.

Preferiamo da sempre dire di no a tutti i progetti nei quali non ci sentiamo certi di portare veramente dei vantaggi, anche solo a livello di impostazione delle campagne e della propria presenza online.

Non offriamo mai servizi dei quali non abbiamo esperienza e, soprattutto, preferiamo creare sinergie con altre aziende complementari alle nostre, così da avere sempre il meglio per i nostri clienti.

Tutti i servizi che offriamo sono a rinnovo mensile, con un minimo di 3/6 mesi a seconda del progetto.

Questo perché non vogliamo in alcun modo obbligare un cliente a rimanere con noi: deve essere una sua scelta, non una scelta dovuta ad un contratto.

Facendo questo, ci troviamo davanti clienti più tranquilli e le collaborazioni procedono in modo più regolare.

Il churn rate [la percentuale di clienti che ha abbandonato un servizio in un dato periodo di tempo rispetto al numero totale di clienti che ne ha usufruito nello stesso periodo] è di circa 1 cliente su 30 e questo ci permette di crescere senza ansia e senza aver bisogno di spingere troppo.

Ultimo concetto di cui vorremmo parlare è quello di crescita sostenibile: non vogliamo troppi clienti e non ci interessa crescere troppo velocemente.

Cerchiamo infatti di acquisire man mano dei clienti che non solo rendano l’azienda economicamente sostenibile ma anche ci aiutino a migliorare i nostri processi, a migliorare l’expertise, a creare casi studio.

Ad esempio: negli ultimi 3 mesi abbiamo acquisito una decina di nuovi progetti da seguire e questo ci ha permesso di mettere sotto stress il sistema e di migliorarlo, soprattutto con l’aiuto di Lorenzo Tombari e Simone Magazzù, nostri nuovi soci.

Cosa abbiamo imparato in questo periodo?

  • Se i clienti non sono allineati con te, non vai da nessuna parte. Cerchiamo di lavorare CON i clienti e non PER i clienti.
  • Se vuoi portare grandi numeri, devi costruire un grande brand.
  • Se i freelance non sono adeguatamente formati e informati, non performano a dovere.
  • Se i freelance sono stanchi o stressati dai troppi progetti, commettono più errori.

Tutto ciò ci ha permesso di creare dei nuovi sistemi di gestione e di imparare qualcosa di nuovo, crescendo.

Insomma, per concludere, la nostra azienda non è altro che una bella sfida, sostenibile, con un margine operativo decente (circa il 30%), basata sulla professionalità, la concretezza e una visione che metta al centro il cliente e parta anche da questo per migliorare.

Come va oggi e che previsioni hai per il futuro?

L’azienda oggi, come già detto, è solida e in salute.

Siamo soddisfatti dei nostri risultati, della nostra crescita e stiamo costantemente migliorando le nostre performance e quelle dei nostri clienti. Solo nel 2019, ad esempio, abbiamo gestito € 1.5M di budget pubblicitari su Google Ads.

Riceviamo costantemente richieste di collaborazione, anche grazie ai nostri clienti più grandi (il più grande E-commerce del mondo è uno di questi, oltre ad alcuni dei formatori più famosi in Italia e alcuni brand con E-commerce) che essendo soddisfatti ci aprono molte opportunità.

Il futuro lo vediamo roseo in quanto sempre più aziende stanno iniziando a richiedere servizi come i nostri e di fatto non abbiamo veri competitors diretti, ma solo colleghi (quando la domanda di servizi supera l’offerta, non ci sono competitors secondo noi).

Dovremo affrontare delle sfide, come l’aumento dei freelancers nel nostro team e della complessità amministrativa, oltre che l’aumento dei clienti, ma siamo sicuri di poterle gestire senza troppa ansia.

Come hai trovato collaboratori o risorse che ti hanno aiutato nel tuo progetto?

Selezioniamo i nostri collaboratori sempre tramite le community, i corsi e le docenze, oltre che alla nostra rete personale.

Tutti i freelance sono scelti direttamente da noi dopo che si sono dimostrati tecnicamente competenti e proattivi online.

Una delle caratteristiche che cerchiamo è infatti il mindset che li porti a voler progredire e migliorare ogni giorno.

Non cerchiamo prime donne fenomenali, cerchiamo persone capaci di sposare un progetto e gestire in modo cosciente un progetto e di ragionare in ottica di miglioramento e non solo di monetizzazione. Tra le acquisizioni più recenti ci sono ragazzi di poco più di venti e professionisti provenienti da realtà completamente diverse, vicini ai 50 anni.

La grande fortuna che abbiamo, comunque, è di essere abbastanza credibili nell’ambito italiano e quindi le possibilità di intercettare ottimi potenziali collaboratori non sono poche.

Da quanto hai avviato l’attività, hai imparato qualcosa di particolarmente utile o vantaggioso?

Proviamo ad elencare insieme 5 cose imparate in 3 anni, per punti:

  • Work life/balance. Nel primo anno di Loop abbiamo lavorato troppo e delegato troppo poco, e siamo andati pericolosamente vicino al burnout entrambi. Da quando ci siamo focalizzati più sulle attività chiave che sull’operatività day by day le cose sono andate meglio pur dormendo sonni tranquilli.
  • Gratitudine. Ci piacciono le persone che amano il loro lavoro e danno il 110%. Per questo cerchiamo di essere grati (anche in modo tangibile) a chi lavora con noi, ma anche a chi ci supporta, consiglia, si rende disponibile al confronto. Le relazioni sono la chiave.
  • Cooperazione. L’abbiamo scoperto fortunatamente tardi, ma ancora siamo sorpresi di quanti colleghi non riescano a capirlo. L’online è un mondo dove è molto più utile cooperare e non competere. C’è molto da fare e poche persone in grado di farlo: vale sempre la mano collaborare, anche con aziende che fanno il nostro stesso mestiere. Il karma può essere incredibilmente generoso rispetto a questo.
  • Autodisciplina: mangiare bene, dormire il giusto, un minimo di esercizio fisico sono la chiave per poter dare il massimo nel resto della giornata. Talvolta abbiamo sacrificato questi aspetti, soprattutto all’inizio: ora siamo diventati più rigidi rispetto al volerci rispettare di più. Chiamiamola autocoscienza.
  • Divertimento. E’ incredibilmente facile farsi prendere dalla quotidianità, soprattutto in periodi intensi e stressanti. Ogni tanto ci piace staccare il computer e il telefono e prenderci una giornata per ridere e stare insieme. Indispensabile per aziende come la nostra dove spesso è ognuno dalla propria casa/ufficio, con il proprio computer.

Quale piattaforma/strumenti utilizzi per il tuo business?

Essendo un’azienda full-remote avevamo bisogno di strumenti semplici ma funzionali e relativamente ‘elastici’ rispetto alle necessità di scalare.

La prima scelta è caduta su Gsuite. Utilizziamo questo strumento principalmente per posta elettronica (sostanzialmente Gmail) e archiviazione cloud. E’ piuttosto facile poter gestire nuovi account, con relativi permessi, senza necessità di avere supporto IT dedicato.

Uno delle scelte più lunghe (volevamo essere assolutamente sicuri che fosse lo strumento migliore per le nostre necessità) è stato invece sugli strumenti di collaborazione. Slack, Asana, Trello avevano molti punti di forza, ma anche dal nostro punto di vista, moltissime costrizioni. Dopo una estenuante software selection la nostra scelta è ricaduta su Basecamp.

Basecamp ci permette di gestire per ogni cliente/progetto

  • Aree file
  • To-do list
  • Calendari
  • Discussioni più o meno strutturate (dalla chat generalista a confronti su temi molto specifici, anche alla presenza del cliente)
  • Controlli automatici sullo stato del progetto

Ha il grande vantaggio dalla nostra prospettiva di essere uno strumento estremamente semplice da imparare e utilizzare e non essere visto come un capestro dai nostri collaboratori.

Altri strumenti che usiamo regolarmente:

  • Data Studio + Supermetrics per le reportistiche, sia per le campagne Google Ads che Facebook Ads
  • Whatconverts: un vero e proprio nostro pallino per il tracciamento delle telefonate da tutti i canali, tramite numeri di inoltro locali. Letteralmente un game changer, soprattutto per le attività locali
  • Unbounce per la realizzazione di Landing Page. Ci permette di focalizzarci sugli aspetti creativi e comunicativi minimizzando l’entropia “tecnica” nel mettere online un dominio, lanciare un test, implementare moduli. Siamo molto sensibili rispetto all’efficienza e la velocità d’azione – un po’ caro ma per questo motivo ci sembrano soldi ben spesi.
  • Fattureincloud: semplice, elegante, efficiente, un valido aiuto per ridurre l’impatto della burocrazia italiana
  • Semrush/Seozoom. Utilizziamo questi strumenti sia per noi stessi che soprattutto per le campagne search dei nostri clienti. Non possiamo privarcene

Quali sono stati i libri, podcast o altre risorse più influenti?

Libri:

  • E-myth revisited – Michael Gerber: insegnamenti chiari su come creare un’azienda in modo serio, chiaro e profittevole. A tratti illuminante nella sua semplicità.
  • Marketing Management di Kotler: E’ la vera bibbia di chi lavora nel marketing. Mette l’uomo al centro delle campagne e questo ha portato in noi nuova consapevolezza del nostro lavoro.
  • The Culture map – Erin Mayer: Libro utile per capire come differenti culture possano interagire, sia a livello umano che di business.
  • Il principio 80/20 per Vendite e Marketing – Perry Marshall: Ottimi spunti per focalizzare gli spunti dove c’è più efficienza in termini di costo/opportunità
  • Tools of Titans – Tim Ferriss: spunti interessanti sia lato umano che professionale, soprattutto per quello che riguarda l’autodisciplina.

Blog/risorse online:

  • Smartinsights: formazione di alto livello nel digital marketing
  • Sleeknote: Blog molto approfondito a tema digitale
  • Zest.is: Chrome extension che permette di leggere nuovi contenuti a tema marketing e digital ogni giorno.

Consigli per altri imprenditori che vogliono iniziare o stanno appena iniziando?

Cerchiamo di essere molto concreti, quindi passiamo ad un elenco:

  • Cerca di programmare, non di gestire le emergenze
  • Cerca di crescere piano ma costantemente
  • Cerca di non pensare al profitto, ma ai tuoi collaboratori
  • Le aziende devono sopravvivere a chi le fonda, ed essere indipendenti dai loro leader
  • Non smettere mai di studiare e di formarti
  • Confrontati costantemente con altri imprenditori

Stai cercando di assumere qualcuno in questo momento?

Noi non assumiamo ma offriamo costantemente collaborazioni.

In questo momento cerchiamo:

  • Google advertisers: Freelancer, 1-2 anni di esperienza, parla Italiano e Inglese
  • Facebook Advertisers: Freelancer, 1-2 anni di esperienza, parla Italiano e Inglese
  • Copywriters: Freelancer, 1-2 anni di esperienza, parla Italiano e Inglese, Francese e Tedesco graditi

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